La fascia è molto più di un tessuto connettivo: per me è diventata un vero e proprio strumento di consapevolezza e trasformazione. Con il tempo, quando ho iniziato a lavorarci in profondità, ho capito “nel corpo” il valore di questa pratica. Ricordo ancora la prima volta che ho messo le palline sotto i glutei e, soprattutto, nella fascia toraco-lombare: prima un dolore acuto ma diverso, un dolore amico e poi la rigidità che mi accompagnava da tempo è diminuito fino quasi a scomparire, la mia mobilità e flessibilità sono migliorate, ma soprattutto ho sentito qualcosa di nuovo.
Ho iniziato ad ascoltare stimoli interni, bisogni a volte ignorati, sussurri del tessuto connettivo. Qualcosa che mi restituiva delle immagini, delle emozioni e non sempre belle.
Quello che stavo vivendo non era “solo” un rilascio fisico. Stavo entrando in contatto con il mio corpoe i suoi veri bisogni. Quelle sensazioni, ho scoperto poi, avevano un nome: enterocezione.
Cos’è l’Enterocezione? La Fascia come Organo di Ascolto
La fascia non è solo una struttura meccanica che avvolge muscoli e organi: è un organo sensoriale. Al suo interno ci sono milioni di recettori nervosi chiamati meccanocettori, che ci permettono di percepire il nostro corpo dall’interno.
Questa percezione si divide in due aspetti principali:
🔹 Propriocezione – Ci dice dove siamo nello spazio, aiutandoci a mantenere equilibrio e coordinazione.
🔹 Enterocezione – Ci permette di sentire come stiamo, connettendoci con il nostro stato emotivo, il respiro e le tensioni profonde.
Ecco perché il rilascio miofasciale va oltre il semplice scioglimento di tensioni: tocca la memoria del corpo.
La Memoria della Fascia e il Dolore Emotivo
Hai mai sentito dire che il corpo ricorda? Ogni trauma fisico o emotivo lascia una traccia nella fascia, come se fosse un archivio della nostra storia.
💡 Dolore alla schiena? Potrebbe essere stress trattenuto.
💡 Rigidità al collo? Magari tensioni emotive accumulate.
💡 Blocchi al diaframma? Forse un respiro limitato da emozioni represse.
Lavorando sulla fascia, possiamo liberare queste memorie, riportando il corpo a uno stato di equilibrio naturale.
Il Potere del Respiro Circolare e del Rilascio Miofasciale
È stato questo percorso che mi ha portato ad unire il rilascio miofasciale con la pratica del respiro circolare. Da febbraio, insieme al bravissimo Luca Compare, abbiamo iniziato a guidare sessioni di Rilascio Miofasciale e Rebirthing, esperienze intense, potenti e liberatorie.
Durante queste sessioni, il lavoro sulla fascia si intreccia con la respirazione profonda e consapevole, creando uno spazio dove il corpo può rilasciare non solo tensioni fisiche, ma anche emozioni bloccate e memorie profonde.
Vuoi Provare?
Se non hai mai sperimentato questa combinazione di rilascio miofasciale e respiro, ti consiglio di provarla. Controlla il calendario per le prossime sessioni e regalati un’esperienza di profonda trasformazione. Il tuo corpo ha tanto da raccontarti… ascoltalo. 😊
Qui Trovi il Video del mio ultimo evento a Milano di Rilascio Miofasciale e Rebirthing